lunedì 12 ottobre 2015

Recensione di "Shadow and Bone" di Leigh Bardugo

Buongiorno cari lettori!
Questo mese sarò alquanto occupata visto il mio trasferimento presso il campus universitario.
Titolo: Shadow and Bone
Autore: Leigh Bardugo
Pubblicato negli USA nel 2010
Pubblicato in Italia nel 2013 da Piemme
Genere: fantasy, young adult
Casa editrice: Indigo
Lingua originale: inglese
Trama: Alina è sempre stata una buona a nulla, un'orfana il cui unico amico è Mal. Ma quando il suo reggimento viene attaccato Alina utilizza un potere sino ad allora a lei sconosciuto per salvare la vita del suo amico. Da allora dovrà vivere e allenarsi come una Grisha, una maga in grado di piegare un elemento della natura sotto il suo comando. Ad aiutarla nell'inserimento della società Grisha ci sarà l'Oscuro, il capo di tutti i maghi. Ma la reggia è un luogo pieno di pericoli e Alina deve capire non solo come usare i suoi poteri ma anche saper riconoscere le persone di cui si può fidare veramente.
L'autrice: Leigh Bardugo è nata a Gerusalemme e cresciuta a Los Angeles. Si è laureata alla Yale University e ha lavorato come giornalista, pubblicitaria e più recentemente nel trucco ed effetti speciali. Shadow and Bone è il suo primo romanzo pubblicato, primo della trilogia dei Grisha. Nel 2015 ha pubblicato un nuovo libro, Six of Crows.
Recensione: Ho letto questo libro dopo che è rimasto sul mio scaffale per quasi due anni, all'epoca l'avevo preso perché molti me ne avevano parlato bene e sembrava una lettura piuttosto interessante. Innanzitutto l'ambientazione è poco chiara, dovrebbe essere un
mondo dove la magia esiste e dove la società è divisa in esseri umani e Grisha, una sorta di maghi. Ci sono diversi richiami alla cultura e ala lingua russa, ma questi richiami sono usati erroneamente e se cercate su Goodreads troverete chi ne sa molto più di me a riguardo. Non si sa molto per quel che riguarda la magia e anche la gerarchia dei Grisha mi sembra molto confusa, per non parlare dell'inutilità di certi poteri (quando ho letto della make-up artisti mi volevo ficcare due dita in gola). Anche la guerra resta molto confusa, non è chiara la divisione del territorio e tutto resta povero di informazioni e di descrizioni. Lo stile della scrittrice è passabile, si legge abbastanza velocemente, fatta eccezione per i momenti in cui mi sono dovuta fermare a cercare i significati di determinate parole russe. La prima metà del libro era anche passabile, ma da che la protagonista riattiva i suoi poteri la storia scende in uno squallore indimenticabile. Tutta la storia mi è sembrata un incrocio, e pure mal riuscito, tra Mean Girls e Harry Potter. Ma il punto peggiore di tutto il romanzo sono i personaggi: inutili, antipatici e
senza alcuna logica. Partiamo dalla protagonista, Alina, nella prima parte del romanzo viene ripetuto dico poco un'ottantina di volte quanto sia brutta e quanto tutti gli altri siano molto più belli e aggraziati. Quante volte avrei voluto sbattere la testa al muro per causa sua. Naturalmente lei è preziosa, ha un dono raro e a dir poco inulte, ancora devo capire come possa richiamare la luce e controllarla (un'impiegata Enel?). Ma il personaggio che ho odiato con tutta me stessa è Mal, un ragazzo utile come un martello senza manico. Per il 90% del romanzo si comporta in modo stupido e antipatico con la protagonista, anche se dovrebbero essere migliori amici. L'unico personaggio che mi è piaciuto davvero è l'Oscuro, l'unico che aiuta Alina in ogni modo possibile, l'unico che abbia un po' di sale in zucca. 
Un altro aspetto che non sopporto è l'altissimo tasso di cliché tipici degli YA: la maggior parte delle persone in questo romanzo sono belle ma malvagie e/o stupide; l'unica gentile con la protagonista è
un'emarginata; la protagonista ha i capelli bruni ed è un po' bruttina, ma ha un potere fantastico e fortissimo, inizialmente viene isolata ma diventa presto super popolare tra tutti quanti; il più figo ha una cotta per la protagonista; ed infine ci sono le scene dell'allenamento della protagonista per padroneggiare i suoi poteri. 
Ho apprezzato il potenziale di questo libro, cioè quello che sarebbe potuto essere togliendo le cretinate come balli e sedute dall'estetista. Avrei apprezzato molto di più l'intera storia se il libro avesse preso una piega diversa alla fine, inizialmente speravo fosse uno scherzo, una svista, ma come ho concluso l'ultimo capitolo volevo solo dare fuoco al libro e chiedere indietro le ore che ho passato a leggerlo. Il finale è stato come una spina conficcata in un occhio, campato in aria dal nulla più assoluto. Non leggerò i seguiti perché credo di poter impiegare il mio tempo in modo più proficuo e perché non credo che la storia possa migliorare in alcun modo. 
Fatti interessanti: diversi scienziati dicono che eliminando i piagnistei di Alina il libro avrebbe una lunghezza di 27 pagine.
ATTENZIONE SPOILERS: ma quante sberle avrei dato ad Alina quando ha creduto alla sua insegnante? Se avesse agito in modo coerente alla storia si sarebbe fidata dell'Oscuro. Chi altri avrebbero voluto avere un sacchetto per il vomito a disposizione quando si è scoperto che l'Oscuro era malvagio? O anche solo durante lo "spettacolino" nella reggia?
Voto: 4/10 

4 commenti:

  1. AHAHAHAHAHA neppure a me questo libro ha fatta impazzire. L'ho trovato bellino nel complesso, più per il suo potenziale che per altro, però in effetti la voglia di leggere i seguiti mi è passata due giorni dopo xD

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    1. Diciamo che la mia voglia di leggere i seguiti è passata del tutto dopo che ho scoperto come andava a finire, non avrei retto altri due libri di quella portata e sinceramente ho già abbastanza libri in "lista d'attesa"!

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  2. No dai XD a me è piaciuto molto! Soltanto su una cosa concordo: MAL.
    ODIO PURO.

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    1. Credo che la maggior parte delle persone detesti Mal e giustamente aggiungerei xD

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